PESCI
Quarto segno mobile.
Periodo: 20 Febbraio al 21 Marzo.
Elemento Acqua (emozioni) - Acqua salata
Anatomia: Piedi e parte esterna del cervello. Liquidi salati del corpo.
Siamo sul finire della stagione fredda, le temperature iniziano ad essere più dolci, il Sole è timido, il suo tenero tepore sembra abbracciarci. La primavera è vicina e si immagina il fiorire di nuovi colori che si sostituiranno ai colori freddi e immobili dei mesi precedenti. La natura si prepara alla sua rinascita.
Il segno dei Pesci è attesa, sogno, fantasia e immaginazione di qualcosa che deve ancora avvenire. È ritiro creativo e evolutivo. Con lui si chiude il ciclo, si passa ad un livello superiore; sì perché la ruota dello zodiaco, più che essere un cerchio chiuso, è una spirale che chiudendo il giro, non si congiunge con il suo inizio, ma si eleva verso l'alto. Il segno dei Pesci è infatti evoluzione, spiritualità, creatività. È un segno mobile quindi di cambiamento continuo come l'acqua del mare, suo elemento, le onde si ripetono avanti indietro, a volte più calme a volte più agitate ma mai ferme. I Pesci sono in un certo modo, il fallimento del segno precedente che voleva fermare il tempo in un presente eterno. L'Aquario voleva fermare la fine, la morte, con il suo aggiustare le cose e aggiornarle. I Pesci invece sanno che ad un certo punto occorre lasciar andare il fluire delle cose, c'è un atteggiamento più fatalista, di accettazione degli eventi, che non è rassegnazione, ma comprensione che le cose hanno una fine. Non seguono una linea tracciata ma lasciano che la loro vita segua il flusso, consapevoli che possono andare alla deriva, ma la deriva può essere un nuovo inizio, il proprio destino. Seguire la corrente, abbandonarsi senza porsi troppe domande e lasciarsi andare, qualcosa accadrà, in qualche nuova costa si arriverà, e se pure dovesse esser la morte, c'è la consapevolezza che c'è qualcosa oltre la vita, perché loro lo sentono dentro di sé, nulla è eterno, ma nulla si crea ma si trasforma.
Il compito del segno è la gestazione dei cambiamenti. È la fase della vita in cui avviene l'elaborazione interiore emozionale di un evento. La capacità di superare le prove della vita attraverso una propria consapevolezza spirituale.
Il loro pianeta principale è Nettuno, le emozioni profonde interiori che a volte come cavalli impazziti ci fanno fare scelte imprevedibili per la parte razionale. Nettuno ci porta dove vuole la nostra anima.
I Pesci sono le persone più adattabili e cangianti dello zodiaco, prendono le forme delle cose che li contengono, sono composti da tutti i colori dell'arcobaleno perché è la luce a colorarli, l'ambiente e le emozioni. Essendo consapevoli della precarietà della cose non hanno attaccamenti e non hanno confini. Galleggiano come barchette senza averne timore.
È il segno delle prigioni, dei luoghi di cura, eppure è anche il segno più libero in assoluto, perché la loro è una libertà mentale che non può essere bloccata nemmeno dai muri. L'unica prigione che temono è quella della loro mente che può farli perdere fino alla pazzia.
Geniali, creativi e folli, ma anche matematici eccellenti. Come mai questi opposti? Perché la matematica è l'origine del simbolo, spiega la realtà, la materia si riconduce al numero che mette ordine e armonia al caos. La matematica è immateriale come lo sono loro; quanto è grande un punto? È indefinito, come sono loro. È tutto e nulla, è fisica classica che si deve coniugare con la fisica quantistica. Infinitamente grande uguale all'infinitamente piccolo. Loro sono il concetto stesso di infinito. L'8, l'Uroboro, la spirale senza inizio e senza fine.
Il glifo è composto da due Pesci che nuotano in verso opposto l'uno dall'altro. Il loro giro è spiraleggiante.
Queste caratteristiche sono comunque generiche e per fornire un quadro reale del profilo personale è sempre necessario fare il proprio tema natale.
Non siamo l'espressione di un unico pianeta, ma siamo il prodotto di più parti psichiche collegate agli archetipi astrali.