VESTA - ATHENA - HERA
GLI ASTEROIDI
Oltre ai 12 archetipi di base collegati ai pianeti più importanti del sistema solare, ce ne sono altri da considerare. Sono presenti come asteroidi interni alla fascia omonima, oppure come nel caso di Kirone, fuori di essa.
Cerere, pianeta nano, capeggia le dee contenute in questa fascia che collego al segno della Vergine il quale tende a spezzettare tutto in infiniti granelli. Proprio per questa caratteristica divisiva delle sue parti psichiche, ritengo che siano da considerare, anche se in misura minore, anche le altre dee presenti come asteroidi: Vesta, Athena, Hera.
Vesta, sorella di Giove, è la dea del fuoco sacro della famiglia. Dea vergine a cui si collegano le vestali, ragazze devote alla dea e simili alle nostre suore, devono fare voto di castità e indossare il velo. Quest’archetipo lo inserisco tra la fine del segno del Leone e i primi gradi della Vergine. Si porta dietro la sacralità divina del Fuoco Leonino, è il simbolo della famiglia come istituzione da difendere. Il seme della società.
Le vestali venivano onorate ed avevano il compito di non far mai spegnere il fuoco sacro posto al centro dei templi circolari. In loro c’è l’espressione massima della purezza come simbolo di perfezione e di mediazione tra la terra e il cielo.
Athena la pongo nei gradi centrali del segno, altra Dea vergine ma più attiva nei confronti delle scelte umane. Nasce dalla mente di Giove il quale per paura di venir detronizzato come era successo al padre Saturno e al nonno Urano, divora sotto forma di goccia d’acqua la dea Meti già incinta della dea.
Athena è la figlia preferita dal padre, non ha riferimenti femminili, è donna ma con atteggiamenti maschili. È una dea guerriera come Marte, ma a differenza sua, lei è mentale e saggia. È la dea della strategia militare, della conoscenza e della sapienza. Non a caso a lei si devono gli Atenei. Dea astuta e abile nelle arti tecniche e manuali, soprattutto nella tessitura, nella lavorazione dei metalli e anche nei lavori agricoli di cui costruisce gli utensili per favorirne il lavoro.
È la figlia che ogni padre vorrebbe, casta, lavoratrice, conservatrice di valori maschili. In lei non c’è posto per l’amore, protegge gli uomini nelle battaglie e non lega con le donne a tal punto che porta la testa di Medusa sul suo scudo, Medusa dea violentata nel suo tempio dal Dio Nettuno, ma lei non punisce Nettuno ma la povera Medusa vittima della violenza.
Infine c’è Hera, la moglie-sorella di Giove. La Dea del matrimonio. Ovviamente siamo alla fine del segno nella parte che inizia il segno successivo della Bilancia. Per questo archetipo è fondamentale essere sposata secondo quello che vuole la società. Non importa se felicemente o meno. La Vergine è conformismo. Se in Vesta troviamo l’angelo del focolare, con Hera troviamo la matrona romana o la perfetta consorte dell’uomo d’affari importante.
Tre dee femminili che rappresentano l’idea patriarcale della donna.
La donna Vergine è molto richiesta come compagna, è umile, servizievole, ama cucinare, coltivare amicizie utili, è l’angelo del focolare, sa cucinare e sa ricevere gli ospiti. Moglie perfetta, segretaria perfetta, madre perfetta nel ruolo di accudire i figli.
Donna talmente presa a soddisfare il prossimo da non avere il tempo di chiedersi cosa vuole lei per sé. La si accusa di essere ansiosa, a volte nevrotica e stressata. Quando le si chiede cos’è che hai, perché non sei felice? Lei risponde: “niente non lo sò”.
Vergini, qualsiasi dea abbiate deciso di incarnare, fermatevi a rispondere a voi stesse.