PLUTONE

PLUTONE

PLUTONE, LO SCAVATORE PSICHICO.

Fu scoperto nel 1930 e inizialmente fu classificato come il nono pianeta, ma nell’agosto 2006 venne riclassificato come pianeta nano e battezzato formalmente Pluto. Resta per l’astrologia un archetipo importante.
Plutone è il grande principio creativo maschile e, rappresentando il seme e i testicoli, è legato alla fertilità e alla fecondazione.
Rappresenta tutto ciò che si muove nel sottosuolo. I luoghi abissali. Le profondità sotterranee. È la fogna, il magma incandescente che dal sottosuolo risale in superficie attraverso i vulcani. Ma è anche i tesori: il petrolio, le miniere di ogni pietra preziosa. È potere e ricchezza.
È tutto ciò che è nascosto, segreto, oscuro.
È trasformazione psichica profonda e sessualità potente ed eversiva.
È un pianeta lento e quindi caratterizza le generazioni.

È l’archetipo dei segni Ariete, Gemelli e Scorpione.
Il Plutone Ariete è protagonismo, potenza erotica e coraggio estremo. Capacità di rinascere, resilienza. È la maschera intesa come personalità. È il potere del valore umano.
Nello Scorpione a mio avviso si esprime al massimo dei suoi valori, è manipolazione, ricerca del proprio profondo, trasformazione di risorse da un rifiuto può far nascere un valore. 
La componente plutonica rende lo Scorpione tormentato da forze che non sempre comprende, ma che vuole dominare. Il suo continuo rimuginare non è indice di nevrosi, ma piuttosto un modo per scoprire la verità su se stesso e sulla vita. Non può rimanere solo alla superficie delle cose, deve andare a fondo. Deve capire se stesso, deve quindi scavare, portare luce nei luoghi dell’oscurità.
Inquietante è la capacità di questo segno di percepire ciò che gli altri preferiscono non vedere o non sanno vedere. Ha le antenne per scoprire l'ipocrisia e l'inganno con il suo fiuto acuto per le correnti sotterranee della vita. È pienamente consapevole dei più profondi segreti della natura umana e cioè che tutti gli uomini hanno dentro di sé un lato oscuro. E lo sa perché lo sente dentro. Per questo è in grado di portare aiuto alle «persone imprigionate nella propria oscurità» e particolarmente portato per le professioni terapeutiche.
Plutone nei Gemelli è intelligenza acuta, capacità di portare su un piano dialettico le emozioni che difficilmente possono essere spiegate. I Gemelli hanno Plutone in esaltazione e lo riescono a gestire restando spettatori esterni grazie alla loro natura doppia riescono ad osservare i “mostri” della psiche restandone spettatori. Ma nel giro delle doppie proiezioni possono anche loro finire per non capire se chi vince è Plutone o Mercurio.

Plutone è rappresentato come un Re oscuro, accompagnato da un cane a tre teste, la rabbia che va dominata, gestita, ammaestrata.
Ha un bastone a forma di forcone, un elmo che gli da l’invisibilità, e delle chiavi simbolo dei segreti che custodisce.
Plutone ti rapisce, come con Proserpina, ti porta nel regno oscuro degli istinti primordiali. Crea in noi atteggiamenti compulsivi, nevrotici maniacali dovuti alle energie che sono imprigionate e che spingono per uscire da sotto terra. Quando è ostile insinua dubbi e paure. Quando è positivo invece ci dà estremo coraggio nelle nostre possibilità. A volte però anche in positivo può essere pericoloso, Plutone è un arma e va saputa manovrare, un'estrema sicurezza in noi data da un passaggio positivo ci può portare a rischiare troppo o a voler salire troppo in alto pur non avendo le ali giuste tipo Icaro, che poi cade a terra e muore. Plutone è estremamente pericoloso, non è da tutti. Plutone in aspetto negativo ci mette in mostra i nostri difetti, li estremizza, li caratterizza come delle maschere teatrali. Il nostro specchio non ci mostra più la nostra parte bella ma quella brutta, deformata da uno specchio magico distorsivo. Sono io quello riflesso? Com’è possibile? È vera quell’immagine o è frutto di quello che i miei nemici vogliono farmi credere? Son domande che affiorano con un transito di Plutone. Plutone ci mostra la nostra parte brutta, al contrario di Giove che ci mostra il bello.