L'Ariete e l'Eroe
Iniziamo con l'archetipo del protagonista di tutte le storie: l'Eroe che inizia un viaggio, quello della vita con le sue avventure ed esperienze. È puro, grezzo, senza macchie e senza paure perché non le ha ancora conosciute, deve ancora incontrare il Drago, deve capire quali strumenti ha a disposizione per vincerlo. È Ercole che deve ancora superare le sue 12 fatiche.
Il bambino che sogna cosa farà da grande, in potenza è tutto quello che vuole essere, deve solo far il primo passo, buttarsi verso l'ignoto e iniziare a vivere.
L'eroe non ha memoria, è l'impulso del momento, non ha una storia, è appena nato e deve formarsi. Per questo non teme nulla e impaziente di partire.
L'Eroe è il numero 1, la monade, l'inizio, lo start.
Ma anche il 3 come numero della trinità divina. Uno e Trino si equivalgono. Il 3 compone la forma geometrica del triangolo, forma energetica potente e positiva, ci indica la direzione di ascesa verso il cielo o discesa verso la terra.
Questo archetipo è presente in noi tutte le volte che iniziamo qualcosa di nuovo, ma lo è stato in primis nel momento della nascita, quando abbiamo dovuto superare le resistenze e uscire alla luce, sentire il dolore ma proseguire, aver paura ma continuare, vedere il primo colore accecante, il rosso del sangue caldo e intenso che in breve si sostituisce alla temperatura esterna che ci segnerà per tutta la vita. La prima sensazione che proviamo è quella che ci caratterizzerà per sempre. Per questo l'astrologia si base su una data e su un orario preciso, perché è quella sensazione di luce o ombre, di caldo o freddo, che ricorderemo sempre dentro di noi.
L'eroe è l'archetipo della vita che lotta per vincere, è sempre vincente perché nel momento stesso che muore lui non esiste più quindi non può che essere un vincente. Il confronto è o acceso o spento, vita o morte. Uscire allo scoperto è esporsi all'incognita della vita, cosa ci attende? Una volta fuori non si può tornare indietro se non come desiderio inconscio. Cosa troveremo fuori? Una madre accogliente o un freddo ospedale? Qualsiasi cosa sia serve proseguire e scoprire il mondo con coraggio e determinazione.
L'eroe è un combattente che non comprende l'immobilità perché la vede come fine, ma lui è all'inizio e quindi serve muoversi, bruciare esperienze, conoscere chi ci è amico e chi nemico. Non sa ancora che esiste qualcosa oltre lui con il quale occorre patteggiare, esiste solo lui, sente solo il suo grido. Le sue sensazioni le provano anche gli altri? Deve ancora scoprirlo.
L'eroe in noi è la nostra personalità grezza, il nostro io in formazione. Il settore zodiacale sotto il segno dell'Ariete è quello dove noi agiamo in prima persona con coraggio e con l'entusiasmo che si ha nei nuovi inizi. Dove possiamo trovare le nostre battaglie leali, le nostre competizioni che sono in primis con noi stessi, dove misuriamo cosa siamo e cosa possiamo aspirare ad essere. Lì siamo Eroi o incontriamo altri Eroi.
L'eroe deve capire come passare dal ruolo di capo che comanda a quello di leader che si fa seguire come capobranco. Essere leader è un talento che non tutti hanno. Un Ariete non evoluto tende a comandare con atti violenti imponendosi senza rispetto. Quello evoluto invece viene scelto dagli altri come portavoce, come esponente di spicco, come persona di riferimento.
Avere il ruolo del protagonista lo espone a molti rischi. Se perde la battaglia è il primo a cui cade la testa. La testa è la faccia, metterci la faccia è inevitabile per un leader. È il portabandiera, il trofeo da sollevare scotta. Non è da tutti e solo pochi sanno indossare l'armatura di ferro.
Gli archetipi base:
Un Sole fortissimo in esaltazione. Il Sole è vita, ego e energia. La luce massima che non ha rivali. La divinità che dispensa la vita ma può anche toglierla.
Poi Marte: l'azione violenta, l'assertività che dice: "io esisto". Marte rompe le resistenze e attiva l'azione.
Infine Plutone: l'istinto della sopravvivenza, il potere personale, il coraggio estremo.
Per l'approfondimento rimando alla sezione sui pianeti.