La Bilancia e il ruolo dell’Amante

La Bilancia e il ruolo dell’Amante

Scegliere o farsi scegliere, piacersi o piacere. Dilemmi tra essere o apparire. Tutte questioni che arrivati a questo giro di svolta del cerchio zodiacale, e di vita, ci troviamo a porci. Ci siamo costruiti un'identità, bene ma ad un certo punto incontreremo l’altro o gli altri. Prenderemo consapevolezza che viviamo in un mondo pieno di persone diverse da noi. Siamo esseri sociali e non si può vivere isolati serve venire a patti con l’esterno: il nemico o l’amico? Dipende da come riusciremo a interfacciarci, dalla forma che prenderemo rispetto all’esterno, dal nostro ruolo, dalla nostra posizione sociale e da tantissime altre cose. Si deve scegliere chi apparire non più in relazione all’essere ma in relazione al piacere, piacere che non è solo erotico ma anche vitale per la nostra sopravvivenza. Siamo animali che necessitano di un gruppo per sopravvivere e serve essere accettati e amati dagli altri. Più si è capaci di piacere e più si è tranquilli di continuare ad esistere. Tutti noi scegliamo partner e amici e a nostra volta veniamo scelti. Più abbiamo fascino e bellezza e più attraiamo persone. A livello archetipale, il bello è inteso anche come buono. Sarà perché la frutta bella e profumata è anche la migliore da essere mangiata. Qualcosa di brutto e puzzolente lo scartiamo e lo associamo a qualcosa di dannoso. Così anche nelle nostre scelte personali facciamo (involontariamente?) delle scelte estetiche e formali. Giusto o meno è l’inconscio che ci guida, ma anche gli ormoni che ci stimolano ad unirci con chi è “bello e sano” affinché nascano persone sempre più belle e sane. È l’evoluzione biologica che ci spinge a fare queste scelte. Ovviamente razionalmente sappiamo che non sempre è così, ma istintivamente il nostro percepito è questo.

La Dea Venere è l’archetipo dell’amante. La dea della Bellezza, della Grazia, dell’Armonia. Tutte doti a cui diamo un significato gradevole, che ci spinge a ricercarle in noi e fuori di noi quando ci uniamo a qualcuno. Venere è moglie infelice costretta a sposare una persona brutta come Vulcano per imposizione di Giove (il potere costituito) e così si prende il piacere unendosi al prestante Marte. Perché al di là dei ruoli sociali resta il desiderio di bello e di godimento sessuale. Venere non si ribella come la Lilith ma vive due situazioni parallele lasciando le cose in equilibrio formale. 
A questo archetipo andrebbe associato anche un’altra Dea dell’Olimpo, la moglie di Giove: Giunone. Moglie che ha potere grazie al suo matrimonio e che resta anche lei in quel ruolo, anche se ogni tanto si arrabbia, ma non lascia il trono. Apparire è meglio che essere. Vivere per un ruolo pubblico che ci garantisce potere e autorità. La forma vince sulla sostanza.

In questo archetipo il Sole sta bene perché l’ego può essere soddisfatto dall’approvazione sociale, anche se è sempre alla ricerca del consenso e della conferma esterna: "Vi piaccio? Mi apprezzate?". Meno bene è averci la Luna, ossia l’anima che vuole fondersi con l’altro, in questo segno si resta separati anche se uniti. Uniti da un patto sociale che non è necessariamente emotivo. Ognuno mantiene le proprie individualità. Giunone e Venere restano moglie e amante e nei loro rispettivi ruoli riconosciuti socialmente possono manifestare il loro potere. Fuori dal ruolo cadrebbero dalla Torre, come Lilith o la stessa Cerere, che preferisce restare legata solo alla figlia e non con un uomo. 
Uscire dal contesto sociale è pericoloso e temibile per la psiche. Eris, altro mito collegato al segno, ne sa qualcosa. Eris è esteticamente brutta, non può agire con il suo fascino per creare attrazione, deve agire d’astuzia, ingannare per farsi scegliere. Eris è la sorella gemella di Marte, è la Dea della discordia, il suo compito è separare in contrapposizione all’unire di Venere. 
In questo segno son presenti entrambi i miti perché la Bilancia è la consapevolezza del dualismo della realtà. Tutto è duplice e opposto e serve trovare continuamente compromessi e fare scelte tra il buono e il cattivo. Non tutto ciò che è buono lo è e lo stesso vale per il cattivo. 
Eris viene esclusa dal clan, non invitata ad un matrimonio olimpico, deve trovare il modo di rientrare con l’intelligenza acuta femminile, colpire l’ego delle altre Dee. Getta una mela d’oro con scritto: "alla più bella". Attiva una scelta da fare, crea discordia e separazione, dove ti posizioni? Chi scegli? Questo accade sempre nelle vite di tutti. Serve scegliere il vestito giusto, le parole giuste, il partito politico giusto. Nel momento in cui si sceglie ci si unisce ad un gruppo ma si esce dall’altro. Si attiva unione e separazione contemporaneamente. 
Le scelte possono cambiare perché si cambia come persone. Un’unione può slegarsi e serve trovare un nuovo ruolo. Moglie, amante, single … dove si vuole stare? Allargate il concetto che sta dietro questi termini. Può essere anche Capo, dipendente, disoccupato ecc. Ogni ruolo ci identifica socialmente e ci classifica. Non siamo noi dentro, ma fuori come riflessi del ruolo. 
Un oggetto importante per questo archetipo è lo specchio che ci rimanda un’immagine speculare ed esterna di noi, come ci vedono gli altri. Lo specchio è il primo giudice che incontriamo. È severo, imparziale e sincero. Non mostra le nostre doti interiori ma ci mostra i motivi per cui la nostra società ci sceglierà durante la giornata. 
Lo specchio è Saturno, altro mito collegato al segno. La verità, tutta la verità e nient’altro che la verità. Il giudice che sceglie cosa è vero e cosa no, chi può restare in società e chi verrà messo in prigione o comunque escluso dal suo ruolo. 

La Bilancia è scelta, la scelta è giudizio, il giudizio porta al concetto di giustizia e di equo, quindi dall’idea di equilibrio tra le parti. 

Il numero collegato è chiaramente il 2, il doppio, il bianco e il nero, l’opposizione di due parti. Il bello e il brutto, il buono e il cattivo. Ma anche la coppia, l’unione, la collaborazione, il superamento dell’ego per vivere in un mondo plurale composto di tante idee diverse, tante personalità e tanti elementi da armonizzare.

Gli archetipi base:
Eris: in questa domificazione è in esaltazione. Essere nel clan; la paura dell’esclusione ci porta ad attivare l’astuzia creando discordia imponendo una scelta. Arriva sempre un momento in cui si può essere cacciati via da un gruppo e allora iniziamo con le rivendicazioni, poi troviamo il modo di entrare in un altro clan e l’amico di ieri potrebbe essere il nemico di domani. 
Saturno: Il Dio del giudizio che taglia con il potere passato per poi replicarlo uguale. Ci dice che il potere attrae sempre e essere fuori dal giudizio sociale non si può. 
Venere: l’amante che piace a tutti, il desiderio estetico, il piacere del vedere le cose belle, armoniose. Non importa se la società ha deciso per noi, il potere della bellezza formale, gentile e accogliente vince sulle decisioni esterne, si può arrivare dove si vuole anche usando maniere dolci e non solo con gli strumenti marziali ma anche con i modi gentili, affabili, civettuoli e eleganti come la bella Venere ci insegna a fare.

Newstellari