L'Aquario: le idee ribelli che cambiano il mondo
Dopo aver raggiunto la vetta serve rimettere in circolo le cose, le menti e far fluire pensieri e idee.
Con questo archetipo arriviamo alla smaterializzazione di tutto quello che l’uomo costruisce. Urano è il pianeta dominante in questo archetipo. Disintegrare per rinnovare e per rigenerare le energie creative. Arrivati in cima alla vetta della realizzazione della propria mission ci si pone difronte al quesito: “e ora? Cosa posso fare di più?” Oltre quella cima c’è solo il cielo e ad esso serve rivolgersi. Capire la natura del tutto, dell’ordine dell’universo, del perché si è qui, di cosa significhi essere “umani”. Mi viene in mente il film: "La teoria del tutto" sulla vita di Stephen Hawking. Fino a dove il cervello umano può capire le regole che ci governano. Con questo archetipo siamo entrati nel mondo delle idee, il corpo non è più importante, conta la mente. Hawking vive attaccato a delle macchine perché il corpo cede e lui diventa un cervello che continua a elaborare idee, una mente geniale, unisce pensiero analitico a intuito creativo. Parla di visioni che dovranno essere verificate, ma che anticipa, quasi le vedesse con degli occhi che noi comuni mortali, attaccati alla materia, non possiamo vedere. Come se vedesse delle cose, che attraverso i mezzi biologici umani non possono essere viste, tipo ultrasuoni, infrarossi e ultravioletti. Qui siamo nel modo della fantascienza, che non è fantasia come nelle favole, è visione del futuro molto spesso realizzabile. Molti libri o film di fantascienza oggi li abbiamo visti entrare nella nostra routine. All’origine del progresso ci sono le idee. Immaginare un oggetto tecnologico che faciliti la vita delle persone diventa realizzabile se c’è qualcuno che pensa di crearlo, senza le idee non saremmo arrivati dove siamo oggi.
Urano il dio del cielo, è il suo pianeta principale; l’innovazione, aspirare alle stelle, osservare oltre il tangibile, capire le regole dell’invisibile, le onde elettromagnetiche, la forza di gravità, la velocità della luce, sono formule matematiche immateriali che descrivono qualcosa che non può essere toccato con mano. Urano è come Prometeo che ruba conoscenza agli Dei per renderli autonomi dal loro volere. L’uomo che si avvicina al divino potere di creare una realtà a sua immagine e somiglianza che però, come sta accadendo oggi, nel momento in cui diventa esso stesso creatore perde proprio la sua parte “umana”.
Oggi assistiamo ad uno sviluppo tecnologico senza precedenti e l’uomo si sta sostituendo alle leggi della natura con un ritmo velocissimo. Dove andremo? E quello che ci sarà domani sarà ancora possibile chiamarlo uomo? Lascio aperte le domande a cui non ho risposte.
Dopo Urano troviamo Nettuno in posizione di esaltazione. Arriviamo veramente all’invisibilità ma anche al vuoto cosmico, all’assenza, alla virtualità, all’ologramma. Il caos a cui contrapporre l'ordine armonico del cosmo. In questo archetipo però interviene anche Saturno che permette di ordinare la complessità degli elementi.
Quello che manca sono i sentimenti basici. Tutto è alto, troppo elevato e sollevato dal tangibile. Il distacco è così forte che rende separati dalla realtà. Si comunica senza il corpo fisico, non c’è mai contatto.
In questo archetipo troviamo anche il concetto di vuoto, assenza, mancanza. È quando si arriva a percepire una mancanza che si cerca i colmarla. Questo segno si manifesta proprio svuotando le cose vecchie affinché ci sia spazio per il nuovo. Ripeto il nuovo verrà dopo questa fase. Senza questa azione di pulizia non si può far nascere e sviluppare un nuovo sistema.
L’Aquario è collegato alla figura dell’Angelo, ossia a quella figura che fa da ponte tra il divino e l’uomo. L’angelo ha le sembianze umane con l’aggiunta delle ali che lo fanno avvicinare al cielo. Crea un collegamento con un livello superiore, affianca l’uomo nelle sue scelte, lo guida verso la sua realizzazione spirituale. L’Angelo è anche un messaggero che ci porta informazioni da qualcosa di invisibile.
Nella categoria degli angeli ce nè uno in particolare che esprime perfettamente l’indole aquariana: Lucifero, l’angelo caduto, l’angelo ribelle. Colui che vuole conoscere anche oltre i dogmi delle religioni. Vuole sperimentare la realtà. Vuole portare conoscenza libera. L’archetipo che cambia le regole del gioco, le rimette in discussione e ne paga le conseguenze con l’esclusione dal cerchio degli eletti. Non sei più in cielo ma all’inferno a contatto con il dolore. Chiunque osi pensare di superare il divino viene punito. Questa è la regola universale di tutte le religioni e culture varie. Anche il mito di Icaro che s’inventa un modo per volare, verrà punito quando, avvicinandosi troppo al Sole (divino), vedrà disfarsi le ali che gli permettevano di osare avvicinarsi a Dio.
In questo archetipo troviamo questa sofferenza, il distacco e la caduta. L’assoluto lo troveremo nell’ultimo archetipo: i Pesci. Qui c’è l’uomo con l’aspirazione all’assoluto, con il desiderio di avvicinarsi alla conoscenza superiore. L’Angelo è il ponte non il Dio. Se pretendi di essere Dio ti aspetta una caduta rovinosa. È quello che accade spesso a tutti i ribelli, che vogliono rompere i sistemi e se ne fanno portavoci ma che poi diventano le prime vittime di quell’aspirazione al cambiamento.
L’Aquario ricordiamo è un segno fisso, aspira a far si che tutto cambi perché tutto resti com’è, come nella famosa frase del Gattopardo. Serve sempre dopo la costruzione di un sistema fare un aggiornamento, perché le cose cambiano. Le idee devono rinnovarsi altrimenti i castelli cadono senza la ristrutturazione. Ma poi nel nuovo sistema l’Aquario cade perché esaurita la sua funzione divieterà inutile. Come un Device superato da una nuova tecnologia.
Qui c’è l’aspirazione all’immortalità, all’immobilismo eterno, la morte è trasformazione reale. Qui non si vuole arrivare oltre il ponte ma restare sul ponte. La paura di essere superati e inutili assale spesso chi è di questo segno. Quasi a collegarlo con la loro vita stessa, non appena non sarò più utile verrò sostituito come un oggetto. Non avendo pianeti emotivi-sentimentali esiste solo la ragione dell’utilitarismo.
Il numero collegato è il numero 9. L’ultimo numero singolo prima del numero del compimento: il 10. Il 9 è come una spirale dove la particella esce dalla suo orbita abituale, come un lancio fuori della gravità, va verso nuove scoperte, nuove idee, evolve. È un numero evolutivo di conoscenza superiore, conoscenza che deve essere trasmessa e diffusa oltre il limite del ciclo circolare. Il 9 è 3 volte 3. 3 è il numero della perfezione, del spinta al salire, all'ascesa. 3 al cubo è aggiungere dimensionalità ai concetti matematici, all'idea. Le 3 dimensioni dello spazio: bidimensionalità , tridimensionalità e ... lo spazio-tempo.
Gli archetipi base:
Nettuno: qui è in esaltazione. Il pensiero creativo, virtuale, immaterico, geniale e spirituale. Il caos da cui tutto nasce e che va gestito per essere portato su un piano utilizzabile.
Urano: L’origine di tutto, il Dio della creazione. Il Big Bang iniziale che ha creato l’universo e l’inizio della tempo. Prima di lui il nulla; è solo con lui che parte il movimento e il tempo misurabile. Qui c’è anche però il concetto di potere massimo che da si ad un nuovo mondo ma che teme di venire sostituito dai propri figli, è padre della rivoluzione e la teme a tal punto da costringere i figli nelle caverne della terra stessa. Ci vorrà un figlio altrettanto ribelle che romperà le catene si sostituirà a lui attraverso un atto violento e castrante, evirandolo e impedendogli quindi di continuare a schiavizzare i prossimi figli. È l’archetipo del dittatore a cui seguirà proprio Saturno altro suo pianeta dominante.
Saturno: Il padre castratore che divora i propri figli e che solo dopo esser detronizzato capirà che il potere va passato alle nuove generazioni. Saturno diventerà il signore dei campi elisi, dove arrivano le anime delle persone che si erano distinte in vita per atti eroici o caritatevoli, una sorta di paradiso cristiano. Questo a voler dire che solo dopo la caduta si può comprendere la via della saggezza e ci si può erigere a detentore della verità assoluta. Ecco che si diventa guida, messia, figura di riferimento morale eterno.