Gemelli: Giullare alla corte del Re
Arriva il momento in cui l’eroe deve prepararsi a partire, uscire dalla zona confort, deve conoscere il mondo. Ci si prepara attraverso il gioco, il confronto con chi è vicino a noi. Comunicare, scherzare, parlare di tutto e di niente, ma sostanzialmente apprendere. Questa è la condizione per sviluppare l’intelligenza superiore di cui solo l’uomo è dotato. L’uomo si è evoluto perché ha la possibilità di scambiarsi informazioni con gli altri simili attraverso il linguaggio articolato, e dopo attraverso l’uso di segni che diventano scrittura.
Siamo nella fase dell’archetipo Giullare, il personaggio che rallegra la corte e che scherzando riesce a dire la verità senza subirne le conseguenze. Questo è l’archetipo della mente, della capacità di pensare e di elaborare idee. Questi pensieri in questa fase sono spezzettati, come foglietti di carta che vengono lanciati al vento e non si sa dove arriveranno, resteranno carta senza significato, dispersi, finché un altro essere simile li troverà e li tradurrà in nuovi pensieri, continuando il processo intellettivo e evolutivo che ha portato oggi l’uomo ad essere quello che è.
Questo archetipo è in continuo cambiamento, la mente finché è viva sviluppa miliardi di connessioni. Le parti psichiche in noi sono diverse e separate finché un contatto elettrico non le fa comunicare.
I Gemelli sono doppi, tripli, innumerevoli, le diverse parti convivono nella persona portandola a volte a litigare con se stessa.
Chi si è? Quale ruolo voglio indossare? Il Giullare si traveste come richiede il Re oppure lo spettacolo teatrale, ma lui dentro la maschera chi è? Il ruolo o l’essenza. Spesso è confuso in questo continuo scambio di ruoli da perdersi e non sapere cosa vuole essere.
Il Re a cui portar allegria ma anche riflessioni e domande, a volte è la famiglia, a volte la società.
Il segno dei Gemelli pur essendo un segno d’aria non riesce ancora ad essere completamente libero, si presta a mettersi in movimento, ad uscire dal regno sicuro, ma si sente immaturo e resta lì, nei ruoli che cambiano. I suoi pensieri sono liberi e li lancia nell’aria ma lui resta nel suo habitat temendo di uscire troppo dall’area confort. In fondo ha imparato con la sua abilità comunicativa ad ingannare il Re e ricavarsi una libertà che gli altri non riescono ad ottenere se non uscendo dal castello dorato. Riesce ad impersonare il ruolo che serve a riuscire a salvar la testa con astuzia a furbizia.
I Gemelli è il numero 11, due numeri uguali e paralleli, due numeri uno (individuo). Linee parallele che non s’incontrano mai ma che creano una strada con direzione verso l’infinito. Il glifo è un = ruotato di 90°. Gli opposti non si integrano ma si uguagliano. Nulla prevale e anche il negativo e positivo non sono altro che due modi di vedere le cose ma non c’è il giudizio che porta alla scelta.
Questo archetipo è presente in noi quando raccogliamo informazioni grezze, c’è l’inizio della fase di elaborazione ma è solo una partenza che necessiterà di confronto con gli altri e soprattutto scambio continuo.
Torniamo al Giullare, o Joker, o illusionista che con la sua abilità manuale e soprattutto velocità ci inganna facendoci credere che esista la magia e che lui la governa. Ma il pubblico sa che dietro c’è un trucco, l’accetta perché vuole crederci, vuole stupirsi e divertirsi. Qui c’è l’abile venditore che con la sua simpatia ci convince che il suo prodotto lava più bianco del bianco. Non è vero ma vogliamo credere al gioco dell’illusionista, perché serve alleggerire la vita con un sorriso, o un prodotto anche inutile, ma che ci fa star bene. I Gemelli sono l’allegria, lo svuotamento dei pensieri pesanti che avviene proprio come quando l’aria in una stanza è diventata cattiva e allora apriamo la finestra, mescoliamo l’aria, ecco che avviene lo scambio che rende migliore la nostra mente.
La lettura, la musica delle canzonette pop, la chiacchiera con l’amicə, tutto serve per dare aria ai pensieri.
Gli archetipi base:
Un Plutone: potente in esaltazione. Capacità di manipolare gli altri attraverso l’uso studiato delle parole. Potenza comunicativa.
Poi Mercurio: Il mito più consono a questo archetipo, velocità di pensiero, astuzia, scaltrezza. Capacità di passare dal dramma all’allegria sorvolando le cose attraverso una visione esterna. La mente vince il sentimento. Atteggiamento da eterno adolescente curioso di tutto.
Infine Cerere: Spezzettare i pensieri per distribuirli meglio come piccole parti da ricomporre in formule compositive sempre nuove. Tendenza a restare legati a delle dipendenze conformistiche.