PAN e le paure del Capricorno

PAN e le paure del Capricorno

Altro mito collegato al segno del Capricorno è Pan; la divinità mezzo uomo e mezzo capra. Brutto a tal punto da essere abbandonato dalla madre, la ninfa Driope che lo ha concepito con Mercurio, divinità mobile e psicopompa, ossia che poteva scendere e tornare dagli inferi senza averne alcun danno. 

La sua immagine è con zampe da capra, barba folta, coda e corna, praticamente la stessa immagine che si dà a Satana. Aveva un urlo agghiacciate, collegato alla sensazione di panico, condizione psicologica dei nostri giorni. L'immagine duale: “metà uomo e metà bestia” corrisponde alla sensazione di blocco che si verifica durante un attacco di panico. Ci si sente bloccati dalla paura e ci sembra di non poterci muovere.

Perché si hanno attacchi di panico? Per una incapacità di ascoltare il proprio interno, di esprimere le proprie emozioni. Nella mente si accumulano troppe resistenze e blocchi emotivi, quando ad un certo momento si supera la soglia di riempimento, la persona scoppia in azioni improvvise e incontrollate, possono essere pianto, o anche blocchi muscolari. La sensazione di paura si verifica anche in assenza di un vero attacco alla persona, ma la minaccia è interna.
È come se i messaggi esterni non vengano più percepiti e le immagini soffocate interiormente escano tutte insieme dal vaso mentale.
Mercurio, il padre di Pan, rifiuta il figlio, la mente si blocca, non c'è movimento.
Queste dinamiche son proprio capricornine, le persone del segno pensano tantissimo accumulando spesso paure e tensioni senza svuotare la mente con cose leggere che considerano negativamente come futili e inutili. Pan allora si manifesta in tutta la sua brutalità.

Il semidio è anche collegato alla sfera sessuale, agli istinti forti e animaleschi della potenza erotica.

Pan come Dioniso e Priapo, era generalmente rappresentato con un grande fallo. James Hillman lo associa alla masturbazione.

A causa del suo sgradevole aspetto Pan era costretto infatti a praticare autoerotismo, o fare violenza sessuale. Si potrebbe dire fosse affetto da ninfomania, intesa come una vera e propria ossessione per le ninfe.

Le storie di Pan ci parlano di amori non corrisposti, come quando si innamora della ninfa Siringa. Vergine, seguace di Artemide, per fuggire dalle avance di Pan si fece trasformare in un fascio di canne palustri. Pan, arrabbiato, ne strappò alcune, per costruire uno strumento musicale che emetteva una musica divina, la siringa, appunto. Così l’avrebbe posseduta per sempre.

Pan è un Dio della natura selvaggia, con le sue dinamiche regolate dai cicli vitali assenti da regole morali. La natura ha come fine principale la riproduzione per perpetrare la vita, non c'è un giudizio nelle azioni che gli umani definiscono sbagliate. Pan è animale e bestiale. Per questo motivo la religione cristiana lo associa iconograficamente al diavolo. 

La religione che reprimeva il sesso e che lo considerava causa di ogni sventura, non poteva accettare una mitologia che del sesso aveva fatto la propria stessa ragione di vita.
Nei secoli la figura di Pan torna ad assumere la valenza originaria mitologica, ossia di Dio della natura selvaggia, divinità quindi benefiche e portatrici di vita.
Pan lo conosciamo anche che Fauno o Satiro, figura magica che agiva libera nei boschi.

Il Capricorno contiene entrambi gli aspetti. È spesso in lotta tra la sua parte animale con un fortissimo erotismo (Marte in esaltazione) e la parte positiva portatrice di vita che deve sopravvivere a dispetto di ogni resistenza ambientale. 

Immagine: Pan e la capra, Gabinetto segreto del Mann, museo Archeologico di Napoli.