OFIUCO

OFIUCO

NON È IL TREDICESIMO SEGNO.

Voglio parlarvi di Ofiuco che ogni tanto esce fuori nei discorsi e viene citato a dimostrazione dell’inesattezza dell’astrologia. Precisiamo che i segni sono 12 perché 12 sono le lunazioni in un anno e 12 sono i mesi del calendario. Quindi nell’ellittica creata dal Sole nel suo giro apparente intorno alla terra, chiamata zodiacale, son state scelte 12 figure e non 13 perché non erano necessarie. 
Ofiuco è posizionato tra la fine dello Scorpione e l’inizio del Sagittario e le simbologie vedremo sono integrate nei due segni.
Chi è Ofiuco, chiamato anche serpentario perché è rappresentato con un lungo serpente tra le mani. Si tratta di Asclepio il Dio della medicina, figlio di Apollo e di una mortale, per questo motivo non era immortale e infatti morirà ucciso da Zeus che lo vorrà punire per aver compreso come salvare la vita agli uomini. 
Asclepio aveva ereditato dal padre Apollo la conoscenza verso la medicina, per di più era stato affidato e cresciuto dal centauro Chirone che gli aveva trasmesso la conoscenza erboristica e medica. Lui aveva superato il suo maestro perché scopri mentre cercava di salvare Glauco, come riportare in vita le persone che già si accingevano a scendere da Ade-Plutone, attraverso un evento casuale: un serpente entra mentre sta cercando di curare Glauco con un erba in bocca e si arrotola sul suo bastone. Quell’erba risveglia Glauco che sembrava ormai destinato ad Ade. 
Zeus, riceve le lamentele di Ade-Plutone che si accorge che stavano diminuendo i mortali che giungevano a lui, si trova quindi in condizione d’intervenire, uccidendo Asclepio che però essendo figlio di un Dio viene posto in cielo formando la costellazione del Serpentario. 

Nell’immagine stellare, Asclepio sembra lottare con un lungo serpente, il suo corpo lo divide in due, la testa vicino alla costellazione dello Scorpione ci indica la capacità attiva trasformava del veleno come morte che diventa medicina; la coda sotto la costellazione del Sagittario che indica il trasferimento di conoscenza.

Quindi, ripeto, non c’è nessun tredicesimo segno, ma la parte archetipale simbolica è contenuta nei due segni suddetti.