La favola della Sirenetta

La favola della Sirenetta

La figlia del Re del Mare, la Sirenetta, vive in fondo agli abissi insieme alla nonna e a cinque sorelle. Al 15esimo anno di età, le viene accordato di nuotare fino alla superficie del mare per dare uno sguardo al mondo terreste. La Sirenetta vede una nave comandata da un bellissimo principe umano, di cui s'innamora. Una tempesta mette però a repentaglio la nave, e la Sirenetta si trova a salvare il principe, portandolo su una spiaggia dove lo lascia privo di sensi. Ignaro di chi possa averlo salvato. Quando apre gli occhi vede una splendida ragazza e pensa sia stata lei a salvarlo e se ne innamora. La fanciulla lo lascia senza dirgli il suo nome. 

Nei giorni seguenti, la Sirenetta sogna il principe, ma soprattutto inizia a desiderare un'anima e una vita eterna come quella degli esseri umani. Decide di rivolgersi alla Strega del Mare. Quest'ultima, ascoltati i desideri della Sirenetta, le dà una pozione: avrà delle gambe umane, ma in cambio dovrà lasciare alla Strega la sua incantevole voce e sopportare dolori taglienti alle gambe ogni volta che camminerà. La Sirenetta accetta, consapevole di avere un tempo per realizzare il suo sogno, se entro un anno il principe si innamorerà di lei, sposandola, la Sirenetta riceverà un'anima e rimarrà con lui; se sposerà un'altra donna, la Sirenetta morirà di crepacuore trasformandosi in schiuma di mare come tutte le altre sirene.
Il principe incontra la Sirenetta la quale non avendo più la voce non può riferirgli che è stata lei a salvarlo. Pur trovandola molto bella non s’innamora di lei. Il vero amore, quindi, resta irraggiungibile. Nel frattempo, egli rivede la ragazza che l'aveva trovato sulla spiaggia, convinto che sia lei la salvatrice decide di sposarla. 
La Sirenetta, devastata dal dolore, la notte delle nozze del principe riceve dalle sue sorelle un pugnale magico con cui uccidere il principe per poi bagnare i propri piedi con il suo sangue, per tornare alla sua forma di sirena e vivere così in fondo al mare. Ma l’amore vero che prova non può fargli fare questo gesto, decide quindi di gettare il pugnale in mare, arrendendosi al suo destino. Questo gesto di bontà e amore non cade invano: invece di morire e trasformarsi in schiuma, la Sirenetta diventa una figlia dell'aria, con la promessa di ottenere un'anima e volare in paradiso in seguito a trecento anni di buone azioni.

In questa fiaba troviamo perfettamente aderenti tutte le caratteristiche dei Pesci. La Sirenetta è una donna mezza umana e mezzo pesce, è l’anomalia, la diversità, che per integrarsi nel mondo deve soffrire e rinunciare alla sua splendida voce, le gambe conquistate sono dolorose perché non sono sue. Il segno dei Pesci è in primis sentirsi diversi, camminare in un mondo alieno per loro. Le persone stesse la considerano diversa e per questo non riescono ad amarla. Questa sensazione di solitudine è spesso viva nelle persone del segno, anche quelle più realizzate. Sentirsi esclusi, diversi, non omologati. 
Altro elemento simbolico contenuto nella fiaba è l’amore impossibile, non corrisposto. Amare qualcosa di difficile, qualcosa di un’ambiente che non ci appartiene. Più la situazione è complicata è più si riempie di pathos e desiderio. 
Infine il sacrifico massimo, il ruolo della salvatrice che non riceverà mai un grazie, né un riconoscimento. Salva il suo principe, rinuncia per lui alla sua stupenda voce da Sirena incantatrice che gli avrebbe permesso di sedurlo. Sull’elemento terra lei è muta, non può comunicare, costretta a tenere in sé il grande segreto. Ma questa sofferenza non è vana, non ottiene l’amore terrestre ma quello spirituale, avrà l’anima immortale e andrà in paradiso. È il segno della spiritualità massima, del divino in noi. Non c’è riconoscimento sulla terra ma nel cielo, nel passaggio dall’amore (acqua) al cielo paradisiaco (aria). Il Pesci è consapevole di essere di passaggio e di aver il compito di fare buone azioni per sanare la sua anima ferita d’amore.