Il complesso di Edipo
Tutti conosciamo il dramma di Edipo Re, che si trova coinvolto per un infausto destino scritto e rivelato, a sposare la madre Giocasta. Alla fine del dramma si rende conto che dal destino non ci si può sottrarre, nonostante tutti i protagonisti, fin prima della sua nascita, abbiano cercato di sfuggire alla profezia dell'oracolo di Delfi. La Madre/Moglie si ucciderà e lui si troverà costretto dai sensi di colpa ad accecarsi e a vagare come un povero vagabondo.
Freud ha parlato ampliamente del complesso di Edipo per spiegare le situazioni psicologiche che spesso si creano tra madre e figlio che vivono un rapporto troppo stretto.
Il figlio si mette in competizione con il padre verso l'età di 3/6 anni, ma questa fase deve essere superata con la crescita. Se i due protagonisti mamma e figlio non riescono a sciogliere il legame stretto e tagliare il cordone embrionale, il figlio diventato uomo si troverà ad avere grossi problemi con la compagna. L'uomo Cancro ha latente questo complesso. Ma anche le madri Cancro tendono a non voler separarsi dal figlio divenuto uomo, divenendo invadenti sulle scelte affettive del figlio. Questo avviene più con i figli maschi che con le femmine, con le quali instaura un rapporto paritario, di aiuto reciproco, con l'aspirazione inconscia di diventare presto nonna per rivivere la fase di protezione affettiva con i bambini/nipoti.
Il Cancro uomo è estremamente sensibile al fascino femminile, non sa vivere senza il riferimento donna/luna/mamma. Ha anche un carattere passivo che cerca di evitare i conflitti; questo non aiuta a scegliere tra le sue donne. Vorrebbe essere sempre coccolato e accolto come quando era piccolo. Tende a desiderare d'essere protetto più che proteggere. Ha molto successo con il mondo femminile grazie alla sua capacità di capire il linguaggio delle emozioni. Ma deve capire che la scelta ad un certo punto va fatta. Bisogna staccarsi dal nido e diventare Re completo in un altro territorio.