Giunone e il valore delle cose

Giunone e il valore delle cose

Se gli astronomi non avessero scoperto Eris o quantomeno mi avessero chiesto quale Divinità olimpica scegliere per il nuovo pianeta, io avrei scelto Giunone-Hera per le numerose corrispondenze con le simbologie Toro-Bilancia. Ma il nome era stato già dato ad un asteroide, tra quelli principali che sono: Cerere, Vesta, Athena e Giunone appunto.

Come sappiamo il nuovo pianeta “nano” collegato a X è Eris, certamente studiandola le cose tornano perché è perfetta nella sua posizione nel Sagittario dov'è anche in esaltazione. Giunone effettivamente non sarebbe stata bene lì.

Giunone-Hera era la moglie-sorella di Giove-Zeus e governava con lui l’Olimpo. È la dea del matrimonio, del ruolo della moglie che resta all’interno di un ruolo più per una posizione di potere e prestigio che per amore. Certo il mito dice che si amavano, ma le scorribande erotiche e trasformiste del marito e le sue vendette hanno riempito i testi di mitologia. Giove prima di lei aveva avuto altre 6 mogli, ma solo lei resta fedele al suo posto di regina-moglie di Giove. Non cede lo scettro a nessun’altra divinità dopo di lei.
È perfetta nella sua posizione nel segno della Bilancia, il segno del matrimonio, del ruolo e della forma da rispettare per essere accettati dalla società. 
Ma è perfetta anche nel segno del Toro, perché è definita come la dea dagli occhi bovini, era bella formosa, appunto Giunonica, come le forme fisiche delle donne Toro. Ma la cosa più interessante è che era anche la dea delle monete coniate per gli scambio economici. A lei di deve il nome “Moneta”. 
Il valore dei soldi, delle monete appunto, è il controvalore che si dà agli oggetti e servizi. Inoltre l'oggetto Bilancia serve a misurare questo valore traducendolo in peso equivalente, questo valore si tradurrà in Moneta. 

Il Toro è il segno del valore delle cose, degli averi personali. La Bilancia, con il suo oggetto-simbolo stabilisce il giusto valore alle cose. 

Come mai la Dea Giunone-Hera è collegata alla Moneta?

Andiamo a vedere cosa accadde nella giornata poco felice del 18 luglio del 390 a.C. è la data del «sacco di Roma» chiamato dies nefastus (giorno infausto).
Ci fu l’invasione dei Galli guidati da Brenno, che sconfissero le difese romane e misero a ferro e fuoco la città. 
I barbari assediarono il Campidoglio dove si erano radunati gli ultimi difensori. Sulla cima di uno dei colli del Campidoglio, proprio dove adesso c’è la basilica dell’Ara Coeli, c’era il tempio dedicato a Giunone dove venivano allevate le oche sacre alla dea.

La leggenda narra che furono le oche di Giunone, mettendosi a starnazzare, a dare l’allarme, facendo scoprire l’arrivo dei nemici di Roma e permettendo all’ex console Marco Manlio di difendere il Campidoglio e vantare da quel giorno l’appellativo Capitolino nel suo nome. 
Si convinsero tutti che fosse stata la dea Giunone a scatenare le sue oche per avvertire i soldati romani e permetterne la difesa. Per questo, da quel momento, venne chiamata Giunone Moneta, dal verbo monere che vuol dire avvertire, insomma Giunone ammonitrice. Venne costruito un tempio dove oggi c’è AraCoeli a Giunone Moneta.
Cosa c’entrano i soldi con questa storia di scampato pericolo? Intorno al 269 A.C. vicino al tempio di Giunone Moneta venne edificata la prima zecca romana incaricata di coniare il denaro sotto la protezione della dea. Ecco che passò nel linguaggio corrente il termine Moneta collegato al significato di soldi (ad moneta… vicino al tempio).

Giunone è un asteroide e dov’è presente Cerere, per me corrispondente a Y, si porta con sé anche le altre 3 figure di archetipi. Il Toro precede i Gemelli, quindi posizionerei Giunone agli ultimi gradi del Toro e ai primi della Bilancia, visto che prima della Bilancia c’è la Vergine che contiene anch’essa Cerere. Del resto i soldi son collegati al commercio rappresentato da Mercurio, quindi è giusto che uno segua l'altro e viceversa.