Ercole e l’uccisione dell’Idra di Lerna

Ercole e l’uccisione dell’Idra di Lerna

Nelle paludi vicino alla città di Lerna viveva un essere mostruoso, un serpente a 9 teste di cui una immortale. Era l’Idra, mostruosa creatura, velenosa che uccideva con il suo solo respiro. Ercole riuscì a farla uscire dalla palude dove si nascondeva, attraverso il lancio di frecce infuocate. Ma ogni volta che riusciva a tagliargli una testa ne ricrescevano due. In una versione del mito, vinse il mostro sollevandolo dalla terra paludosa e esponendolo ai raggi del Sole e all’aria pulita, in quel modo le teste si seccarono e morirono. Mentre quella immortale venne recisa sotto il peso di una roccia.
Questa fatica è legata al percorso evolutivo dell’ottavo segno: lo Scorpione. Riuscire a vedere l’oscurità dentro di sé (Plutone) attraverso l’esposizione al Sole e alla luce. Solo con il calore solare si possono sconfiggere i demoni interiori.
Imparare a gestire le profondità dell’inconscio, dove risiedono desideri e istinti, porta alla conoscenza del proprio valore e del proprio potere positivo. Saper riconoscere le parti basse, sessuali e istintive, integrarle e non negarle ma usarle per stanare il mostro, tirarlo fuori dalla palude.
Ercole nel momento in cui espone le teste al Sole si inchina in segno di umiltà, riconosce i suoi “peccati”, impara l’autocontrollo e si eleva verso una vita più consapevole e meno in balia di mostri indomabili.
Le 9 teste sono 9 parti istintive non domate: il sesso, il materialismo, il denaro come potere, il possesso, la paura, il dominio sul prossimo, la manipolazione, l’orgoglio, la crudeltà.
Queste energie distorte bloccano l’uomo e inibiscono la crescita e l’evoluzione verso il bene dell’umanità. 
Sono energie contenute nella nostra ottava casa, al di là del segno zodiacale, tutti le abbiamo e le temiamo.
Le persone non sono buone o cattive, il male è l’opposto del bene senza un valore negativo-positivo a priori, ma è l’uso che se ne fa di queste energie che ne stabilisce il valore.