Ercole e il giardino delle Esperidi
La raccolta delle Mele d’Oro dal Giardino delle Esperidi.
La prova di Ercole legato al segni dei Gemelli è quella in cui il nostro eroe deve prendere le mele d'Oro, simbolo di saggezza, dal Giardino delle Esperidi, figlie del Titano Atlantide.
Tale giardino era custodito da un terribile Drago dalle cento teste.
Ercole non sapeva la strada per raggiungere il giardino e inizia il suo percorso cercando degli indizi che lo conducessero alla meta.
Quindi entra in contatto con diversi personaggi e ogni volta deve cercare di capire se le indicazioni che riceve sono giuste o false.
Incontra Nereo, divinità marina che cerca di dargli indicazioni giuste, ma Ercole non riconosce la divinità come buona, diffida delle sue parole e non segue il suo consiglio. Va nella direzione opposta da quella indicatogli, trovandosi nella terra delle tenebre dove un gigantesco serpente sfidava chiunque osasse passare. Ercole credeva fosse il drago del giardino delle Esperidi e lo affronta vincendo su di lui. Ma non trovò il famoso Giardino e dovette riprendere il suo cammino. Incontro un Falso Maestro che illudeva e ingannava tutti con le sue belle parole. Lui gli credette e rimase bloccato per un anno perdendo tempo e energie, finalmente ascoltò il proprio Maestro interiore, la verità personale a cui dare ascolto. La voce del suo inconscio che gli suggeriva le azioni giuste per lui. Ripartì ma venne distratto dalle grida di Prometeo, incatenato alla roccia con gli avvoltoi che gli mangiavano il fegato. Si fermò per aiutare Prometeo curandogli le ferite. Prometeo per ringraziarlo gli dice di chiedere a Atlante di farsi dare le mele d’oro direttamente dalle Esperidi sue figlie. Atlante era vicino al giardino e per punizione delle sua furbizia portava in eterno la volta celeste sulle spalle. Ercole si offrì di prendersi lui tale peso, a patto che andasse a farsi dare le mele d’oro. Atlante pensò subito di cogliere questa occasione di liberarsi del peso, prese dal giardino le Mele e tornò da Ercole con l’intento di dirgli che non si sarebbe più sottoposto al peso eterno della globo celeste. Ercole allora agì d’astuzia e gli disse che se tale doveva essere il suo futuro, che almeno gli permettesse di mettersi un cuscino sotto le ginocchia per sopportare meglio il peso eterno. Atlante gli credette e si riprese il peso su di sé, Ercole allora prese le Mele e fuggì via lasciando Atlante alla sua punizione.
Questa storia è collegata al percorso non lineare e intermittente che I Gemelli devono affrontare per arrivare ad usare la loro intelligenza e astuzia in maniera costruttiva.
Ercole incontra varie figure (contatti), e all’inizio non è in grado di capire a chi dare ascolto. Questa fatica porta l’uomo a provare a fare delle esperienze anche sbagliate prima che si arrivi alla consapevolezza della propria voce interiore. Per avere una visione chiara del percorso è necessario vivere delle esperienze e capire a chi credere e a chi no. Capire anche che ponendosi in una condizione di aiuto al prossimo si crea un legame che ci restituisce un aiuto per proseguire e raggiungere la meta. Ercole aiuta Prometeo, Prometeo gli indica la strategia giusta, usare Atlante per entrare nel giardino, aggirando l’ostacolo dato dal Drago (non sempre la strategia giusta è usare la forza per ottenere una cosa). È necessario usare l’astuzia per rapportarsi con il Titano punito proprio per la sua furbizia. Il segno dei Gemelli ha quella capacità data dalla sua intelligenza vivace e giovanile.