Ercole che uccide il Leone di Neméa

Ercole che uccide il Leone di Neméa

Il Leone di Neméa era una creatura terrificante, con una pelle che non poteva essere ferita da armi taglienti; impauriva gli abitanti del paese attaccando e divorando animali e uomini, costretti a vivere nella paura e rinchiudersi nelle case.
Ercole in questa fatica aveva il compito di annientarlo. Provò a invano a ucciderlo con le sue frecce che lo spaventarono, facendolo scappare dentro una grotta.
Ercole con il suo enorme coraggio si addentrò nella grotta con due uscite, le chiuse entrambe per poterlo affrontare da solo a mani nude. Lottò con il Leone con la sua sola forza, riuscì a vincerlo strangolandolo.
Questa fatica ci indica il percorso evolutivo che l’uomo deve affrontare per vincere le proprie paure e resistenze. Il Leone di Neméa rappresenta l'uomo che non è capace di manifestare la propria individualità, che non ha consapevolezza del proprio valore, ha paura, urla e domina il prossimo. Come un Re tiranno che minaccia il popolo (le persone del suo gruppo). Cerca di imporsi con il terrore perché altrimenti sentirebbe minacciato il suo diritto ad esistere. Il Leone di Neméa rappresenta la personalità egoica, concentrata sui propri bisogni di potere sul prossimo attraverso l'uso del dominio.
È la parte arcaica animale che deve essere superata. 

Ercole (il Sole) deve riconoscere la sua parte tirannica-selvaggia e dominarla. È il controllo dell'uomo sui suoi propri istinti. La liberazione del popolo di Neméa è il valore di libertà e autonomia (valori Aquario) che l'uomo Eroe deve integrare in sé.

Il Leone (segno) Eroe (Ercole) è il senso di altruismo, generosità, coraggio, che vince l'egopatia. La lotta avviene nella grotta chiusa della propria psiche, è una battaglia interiore. 

Il simbolo della grotta lo troviamo spesso collegato alla gestazione che precede la nascita. Cristo è nato in una grotta. È il ventre femminile, ma anche la nostra interiorità in formazione. È il quel luogo che deve avvenire il distacco, la separazione e morte di una parte istintiva, per far nascere l'uomo consapevole che domina le paure e avanza nella realizzazione di se stesso. 
Ercole combatte il Leone con la sola forza fisica, non usa armi di potere come la sua mitica clava. Domina gli istinti ed esce dalla grotta forte della sua forza psichica di uomo.