Ercole cattura il Toro di Minosse

Ercole cattura il Toro di Minosse

LA CATTURA DEL TORO DI MINOSSE

Il Minotauro aveva un figlio, un Toro sacro che soffiava fuoco come un Drago. Anch'esso rinchiuso nel famoso labirinto. Minosse voleva sacrificarlo agli dei, ma a Ercole viene affidata come seconda fatica di liberarlo dal labirinto-prigione e evitargli il sacrificio. Ercole entra nel labirinto guidato da una stella che il Toro aveva sulla testa; riesce a domarlo e lo porta fuori dal labirinto; lo cavalca e attraversa il mare, per approdare alla terra dei Ciclopi, a cui consegna l'animale sacro perché possa vivere libero.

Questa fatica di Ercole è collegata alla lotta contro gli istinti erotici da dominare. Come nel caso del Minotauro, il labirinto è il disorientamento che si prova quando si è sopraffatti dal desiderio che va domato e gestito razionalmente. L'eroe ci riesce e evita il sacrifico dell'animale sacro. Rappresenta l'uomo che non annulla i suoi desideri, ma impara a gestirli e condurli, infatti Ercole cavalca il Toro e lo conduce verso un paradiso o spazio sacro dove il Toro/desiderio può esprimersi libero e non più minaccioso o minacciato. 
Con questa prova si comunica che le forti emozioni delle passioni, possono essere usate se controllate, in modo corretto con il controllo sugli istinti/materia. L'uomo deve imparare a vivere il desiderio senza venirne sopraffatto. La materia può essere resa "sacra". Il mito ci dice che non va repressa e quindi uccisa la nostra parte erotica selvaggia e istintiva, ma guidata con intelligenza. La materia è fondamentale esattamente come la parte sacra, in un continuo stato di equilibrio degli opposti necessario alla vita.