Elisabetta Gonzaga
Il ritratto di Elisabetta Gonzaga, opera di Raffaello, presenta un ciondolo sulla fronte a forma di Scorpione.
Cosa simboleggiava?
Elisabetta Gonzaga, duchessa di Urbino era figlia di Federico I Gonzaga, marchese di Mantova, e di Margherita di Baviera. Era quindi sorella di Francesco II Gonzaga, il quale sposò Isabella D'Este, di conseguenza Elisabetta ne era la cognata.
Venne data in sposa a Guidobaldo da Montefeltro, duca di Urbino, che aveva un anno meno di lei, dal quale non ebbe figli, a causa dell'impotenza sessuale del marito.
Il segno dello Scorpione è collegato agli organi genitali e rappresenta la fertilità, la scelta di inserire quel simbolo sulla fronte di Elisabetta Gonzaga è un richiamo alla sua situazione di mancanza sia di una vita sessuale appagante (vista l'impotenza del marito) e sia di fertilità mancata. È come un talismano magico che si auspicava di rendere fertile la dama.
Lo sguardo della donna è verso il basso, non guarda lo spettatore ma è come se lo rivolgesse nel suo profondo. È malinconico e rassegnato.
All’animale si attribuivano poteri sovrannaturali, magici e alchemici.
Il veleno dello Scorpione e l'animale stesso nel rinascimento era usato anche come medicina per varie malattie. Anche questo ad unire il valore alchemico medicale che ha il segno dello Scorpione. Il male si guarisce usando il veleno stesso che ne è la causa.
A livello grafico notiamo un ripetersi della forma rettangolare. Il viso è un rettangolo, l'abito presenta degli inserti rettangolari che si ripetono in modo casuale a volte in verticale a volte in orizzontale. Lo scollo del vestito anch'esso è rettangolare come pure la collana che scende dritta a disegnare ancora rettangoli.
Perché la scelta di questa forma geometrica?
Il rettangolo a differenza della forma del quadrato, ha una direzione orizzontale (materiale) e verticale (spirituale). È stabile come il quadrato ma permette una scelta. Con l'unione di due rettangoli si forma una croce simbolo dell'individuo e del sacrificio di Cristo. Forse Raffaello voleva sottolineare i limiti della duchessa costretta a sottostare alle regole imposte. All'affidarsi alla croce come simbolo cristiano di salvezza e capacità di accettare il proprio destino. Elisabetta Gonzaga pur essendo sposata viveva come una suora, illibbata (si pensa che il matrimonio non fu consumato).